Nuova Riveduta:

Numeri 26:65

Poiché il SIGNORE aveva detto di loro: Certo moriranno nel deserto! E non ne rimase neppure uno, salvo Caleb, figlio di Gefunne, e Giosuè, figlio di Nun.

C.E.I.:

Numeri 26:65

perché il Signore aveva detto di loro: «Dovranno morire nel deserto!». E non ne rimase neppure uno, eccetto Caleb figlio di Iefunne, e Giosuè figlio di Nun.

Nuova Diodati:

Numeri 26:65

Poiché l'Eterno aveva detto di loro: «Essi moriranno, moriranno nel deserto!». E di loro non rimase neppure uno, ad eccezione di Caleb, figlio di Jefunneh, e di Giosuè, figlio di Nun.

Riveduta 2020:

Numeri 26:65

Poiché l'Eterno aveva detto di loro: “Certo, moriranno nel deserto!”. E non ne rimase neppure uno, salvo Caleb, figlio di Gefunne, e Giosuè, figlio di Nun.

La Parola è Vita:

Numeri 26:65

Non ci sono versetti che hanno questo riferimento.

La Parola è Vita
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Riveduta:

Numeri 26:65

Poiché l'Eterno avea detto di loro: 'Certo, morranno nel deserto!' E non ne rimase neppur uno, salvo Caleb, figliuolo di Gefunne, e Giosuè, figliuolo di Nun.

Ricciotti:

Numeri 26:65

Il Signore aveva predetto che sarebbero tutti morti nel deserto, e nessuno di loro sopravvisse, eccetto Caleb figlio di Iefone, e Giosuè figlio di Nun.

Tintori:

Numeri 26:65

perchè il Signore aveva predetto che tutti sarebbero morti nel deserto. Non ne rimase che Caleb figlio di Iefone e Giosuè figlio di Nun.

Martini:

Numeri 26:65

Perocché il Signore avea predetto, che sarebbono tutti morti nella solitudine. E non ne rimase nissuno, eccettuato Caleb figliuolo di Jephone, e Giosuè figliuolo di Nun.

Diodati:

Numeri 26:65

Conciossiachè il Signore avesse detto di quelli: Del tutto morranno nel deserto. Onde non ne rimase alcuno, salvo Caleb, figliuolo di Gefunne; e Giosuè, figliuolo di Nun.

Commentario abbreviato:

Numeri 26:65

63 Versetti 63-65

L'esecuzione della sentenza pronunciata contro i mormoratori, cap. 14:29, è osservabile. Non c'è un solo uomo che sia stato annoverato ora, ma Caleb e Giosuè. Qui appare la giustizia di Dio e la sua fedeltà alle sue minacce. Osservate soprattutto la verità di Dio nel mantenere la sua promessa a Caleb e Giosuè. La morte fa un terribile scempio della specie umana e provoca sorprendenti cambiamenti nelle famiglie e nelle nazioni; eppure tutto è stabilito in perfetta saggezza, giustizia e verità dal Signore stesso. Questo dovrebbe farci riflettere sulla natura odiosa del peccato, causa di tutte queste devastazioni. Dovremmo rinnovare il nostro pentimento, cercare il perdono, valorizzare la salvezza di Cristo, ricordare quanto siamo fragili, prepararci al richiamo della morte e riempire i nostri giorni nel servire la nostra generazione secondo la volontà di Dio.

Riferimenti incrociati:

Numeri 26:65

Nu 14:23,24,28-30,35,38; Eso 12:37; De 2:14,15; 32:49,50; Sal 90:3-7; Rom 11:22; 1Co 10:5,6; Eb 3:17,18; Giuda 1:5
Nu 14:30,38

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